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IL GIARDINO DELLE DELIZIE

RECUPERO E RIQUALIFICAZIONE DE “IL GIARDINO DELLE DELIZIE” REALIZZAZIONE DI UN PARCO ATTREZZATO DA DESTINARSI AD AREA MERCATALE, SPETTACOLI ED EVENTI

CONCORSO DI IDEE – 1° classificato 2011
in collaborazione con l’Architetto Giandomenico Florio

IL PROGETTO

La proposta progettuale prevede sostanzialmente tre campi di azione:

Parco e rinaturalizzazione

Stagno temporaneo – Terzo paesaggio (mq 1.300)

Bosco-frutteto a sud est (mq 5.500 )

Riconfigurazione dell’area per mercato settimanale, eventi e spettacoli.

Area mercatale ed eventi a nord-est e a ovest

Costruzione del sistema di attrezzature ludiche e sportive a servizio del parco

Playground – Anello – giochi su tutta l’area

Ognuno degli interventi sopra elencati risponde a determinate esigenze del territorio così come sono state estrinsecate dagli incontri pubblici tenuti sul tema della Rigenerazione Urbana e del redigendo Piano Urbanistico Generale.

PARCO E RINATURALIZZAZIONE

Il contatto tra le aree agricole e il centro urbano, impone, un atteggiamento di valorizzazione e più corretta gestione del territorio, una massima attenzione all’ utilizzo delle tecnologie per favorire una graduale e controllata rinaturalizzazione delle aree alluvionali. Tali aree si estenderanno per circa 1300 mq e saranno ubicate nella zona soggetta ad allagamento. All’interno di esse è previsto uno scavo della profondità media di 2,50 mt che permetterà la formazione, anche attraverso il potenziamento di alcune specie vegetali come la Giunchina cespugliosa (Cyperaceae), la menta poleggio (Labiatae), la Verbena minore (Verbenaceae), di uno stagno temporaneo in area mediterranea in linea con quanto prescritto dalla direttiva Europea “Habitat” 92/43/CEE relativa alla conservazione degli habitat naturali , seminaturali, della flora e della fauna selvatica e dalla Convenzione di Ramsar del 1971 che si pone come obiettivi la tutela internazionale delle zone definite “umide”. L’incremento degli elementi di biodiversità oramai ridotti a poco o nulla dall’attività umana e dalle pratiche agricole intensive, la stimolazione di un nuovo paesaggio caratterizzato dall’ inclusione di una parte di spazio non gestito, abbandonato e incolto  (terzo paesaggio , Gilles Clément) rappresentano oggi motivo d’interesse per tutti i professionisti della gestione del paesaggio ed in questo caso divengono elementi generatori per la formulazione dell’impianto planimetrico. Il tentativo è quello di “nobilitare gli spazi residuali, renderli visibili all’uomo facendogli accettare il presupposto che questi spazi hanno un loro codice che può rimanere indecifrabile ma che ricopre un’importanza primaria nella vita del nostro pianeta perché é il luogo dove si rifugia la diversità.” (G. C.) In prossimità dell’area da rinaturallizzare insistono delle querce e un grande albero di fico che saranno entrambi mantenuti nella posizione attuale e valorizzati. A sud-est del lotto è prevista la realizzazione del Bosco-frutteto mediante la piantumazione di differenti tipologie di alberature poste a distanze variabili l’una dall’altra a seconda della varietà e delle caratteristiche proprie delle specie arboree pur mantenendo una regolarità di impianto che caratterizza tutta la proposta progettuale del verde e che riprende l’ordine e il rigore dei sesti d’impianto degli antichi agrumeti dei palazzi nobiliari di fine ‘700. Nell’area frutteto è previsto l’impianto con tutori, di mandorli, limoni,arance e 3 querce farnetto. La varietà delle specie introdotte deriva anche dallo studio degli odori. Questi ultimi sono espedienti importanti soprattutto per i non vedenti o le persone con difficoltà visive. I percorsi sono fiancheggiati con piantumazioni che producono fragranze forti in modo da aiutare anche i piccoli utenti ad orientarsi attraverso l’associazione olfattiva e spaziale tra le diverse zone ed itinerari del parco. Inoltre le alberature sono pensate a foglie caduche per garantire un inverno con maggiore soleggiamento e un’ estate fresca e in ombra. Tale scelta assume anche una funzione didattica stimolando gli utenti più piccoli alla comprensione dei cicli della vita. All’interno dell’area frutteto saranno ospitati complessivamente 60 esemplari misti decidui e sempreverdi compreso lo spostamento dei mandorli già presenti nella zona più a ovest del lotto. Le pavimentazioni pensate per questo spazio sono in terra battuta per garantire una maggiore permeabilità ed una manutenzione minima. All’interno dell’area è previsto anche un Dog Park, luogo in cui lasciare liberi i cani sotto la supervisione dei rispettivi proprietari, che si estende per circa 550 mq.

AREA MERCATALE, SPETTACOLI ED EVENTI

Le aree destinate ad ospitare settimanalmente il mercato cittadino saranno ubicate a nord-est e a ovest dell’area rinaturalizzata. La loro ubicazione e il loro dimensionamento rispondono alle istanze del bando. Infatti l’area attrezzata a mercato settimanale posta a ovest si estende per una superficie di circa 17.000 mq e può ospitare 278 piazzole di sosta per la vendita, ciascuna di 50 mq circa più i relativi percorsi per raggiungerle. A sud di tale area, in aderenza alla muratura che separa l’area di intervento con la viabilità privata del complesso edilizio esistente, è prevista la costruzione di una pensilina di superficie pari a circa 900 mq utile all’ombreggiamento e a fornire riparo dalla pioggia. La copertura ospiterà servizi di vario genere come attrezzerie, depositi di materiale utile allo svolgimento degli eventi e spettacoli temporanei, sedute, componenti d’arredo del parco, parcheggio biciclette nonchè servizi igienici. Per garantire una migliore visibilità interna al lotto, al fine di promuovere eventi, spettacoli itineranti, attività ludiche che prevedano una partecipazione cospicua di spettatori, le alberature sono state concentrate a nord di quest’area. Saranno piantumate con appositi tutori 33 alberature miste a leccio (quercus ilex) e quercia “farnetto” (Quercus frainetto) che garantiscono una bassa manutenzione, una relativa minimizzazione delle necessità di innaffiamento e una discreta pulizia delle pavimentazioni sottostanti. In occasione di eventi importanti l’area potrà ospitare circa 14.000 spettatori in piedi. Gli accessi all’area avvengono sia a sud da via Cavour che a nord in prossimità di via Foscolo dove è stata collocata l’area per parcheggio. Quest’ultima ha un’estensione di circa 4.800 mq e potrà ospitare 143 posti auto. L’altra zona attrezzata per area mercatale, di dimensioni ridotte, è ubicata a nord-est del lotto, si estende per circa 4160 mq e ospita 72 piazzole di sosta per la vendita, ciascuna di 50 mq. Tale area, data la sua particolare conformazione più appartata e racchiusa tra l’antica muraglia del Giardino delle Delizie, il frutteto e il bacino di raccolta delle acque piovane, potrà essere destinata ad eventi più contenuti quali reading, performance teatrali ecc. fino ad un massimo di 3.460 spettatori. In quest’area saranno piantumati 18 Carrubi (Ceratonia siliqua). In entrambe le aree è prevista la realizzazione della nuova pavimentazione ecologica drenante con eco-asfalto colorato, per un totale di circa 25.000 mq comprensivi di aree mercatali, percorsi e aree di servizio, costituita da materiale poroso realizzato da emulsioni bituminose e graniglie anche colorate, stese a strati successivi. L’impiego di inerti tipici della zona, consente di ottenere una pavimentazione di colore e aspetto naturale che non altera i valori paesaggistici esistenti. L’utilizzo delle emulsioni di bitume, l’uso di modernissimi sistemi di spandimento dei leganti e delle graniglie, concorrono a garantire le migliori caratteristiche di resistenza sia alle sollecitazioni meccaniche dovute al passaggio di veicoli anche pesanti sia a quelle atmosferiche. La scelta dell’eco-asfalto colorato garantisce inoltre un costo molto contenuto vista l’esiguità dell’importo totale dei lavori, ed una facile posa in opera che permetta di adattare le pavimentazioni all’andamento morfologico del terreno. Le aree mercatali sono collegate tramite pontile pedonale tra la zona est e quella ovest. Tale configurazione planimetrica permette di avere una organizzazione più articolata del mercato indirizzando il fruitore ad attraversare le diverse componenti botaniche, idrogeologiche e sociali del lotto. Le due aree potrebbero essere organizzate per tipologie di vendita diversificate, per le quali è consigliabile mantenere una distanza di sicurezza al fine di evitare interferenze anche secondo quanto prescritto dalla normativa vigente sia in campo nazionale che regionale, con particolare riferimento alle norme in materia di commercio (L.R n. 11/2003 e ordinanza ministeriale 3 aprile 2002).

PLAYGROUND E PROCESSO DI PARTECIPAZIONE

Sull’intera area di intervento sarà sovrapposto un sistema ad anello in parte grafico e in parte costruito che racchiude al suo interno attrezzature ludiche e sportive a servizio del parco. Tale dispositivo assume le forme di un landmark colorato che rompe le geometrie ortogonali del progetto, dona al contesto urbano periferico un accento tecnologicamente innovativo e gli imprime un segno attrattivo di riconoscimento. Tale playground sarà sviluppato secondo uno specifico percorso di progettazione partecipata con gli abitanti in linea con quanto stabilito dalla L.r 21/2008 “Norme per la rigenerazione Urbana” e conterrà una serie diversificata di giochi a seconda dell’età dei fruitori. La prefigurazione proposta nel progetto potrà assumere forme e dimensioni differenti a seconda dei risultati del processo partecipativo messo in campo, inteso come stimolazione creativa e coinvolgimento nella fase progettuale e realizzativa degli abitanti, delle forme associative locali, dell’amministrazione pubblica e delle scuole. In particolare si prevede la possibilità (TAV1) di seguire un cronoprogramma secondo cui:

  • Redigere un bando per idee progettuali aperto alle associazioni, le scuole e i gruppi locali
  • Avviare la Co-progettazione tra Progettisti, associazioni e gruppi locali per un totale di 20 progetti;
  • Avviare l ‘appalto dei progetti scaturiti dal coinvolgimento
  • Procedere al cantiere partecipato
  • Ultimazione del playground e festa finale

All’interno del playground sono previsti giochi per le diverse fasce di età . Per i bambini da 0 a 3 anni, periodo nel quale si sviluppa il controllo dei movimenti e si gioca sviluppando esperienze tattili sono previsti giochi con sabbia, argilla e acqua collocati lungo l’anello nei pressi del frutteto. Per l’età compresa tra 3 a 6 anni, momento nel quale inizia la coscienza sociale, sono previsti giochi di gruppo, tavoli, giostree scivoli posizionati nella zona ad est del circuito. Per i bambini di 6 – 8 anni è prevista nella zona a sud est del playground, in prossimità del frutteto, una rete per arrampicarsi che presuppone movimento e dinamismo al fine di sviluppare la capacità organizzativa e l’abilità fisica. Il gioco di gruppo senza adulti adatto dagli 8-10 anni in avanti, è stato concentrato nella parte più a ovest del playground in prossimità dell’area servizi della zona mercatale mediante la graficizzazione a terra di un campo da calcetto, un campo da basket e uno da tennis. Nella zona più a nord del Playground è stata prevista una parete per arrampicata per una fruizione diversificata anche per le fasce di età più adulte.

Lungo tutto il percorso ad anello corre la pista ciclabile che si estende per una lunghezza di 450 metri lineari. Inoltre Nella zona posta a est è prevista un circuito per tricicli protetto dal circuito ciclopedonale degli adulti per prevenire possibili scontri. Le opere all’interno dell’anello si trasformano gradualmente in elementi grafico-decorativi, che caratterizzano le pavimentazioni e che si susseguono lungo il percorso garantendo l’accessibilità ai diversamente abili e disegnando giochi capaci di stimolare la relazione di gruppo e l’immaginazione. Infine un grande circuito dei 100 mt si ricongiunge con l’area sportiva dei campi a ovest. Nell’ottica di una gestione dei servizi e delle attrezzature interne al playground, o alla introduzione di servizi minimi di chiosco e bar, sarà utile promuovere un avviso pubblico per la manifestazione d’interessi al recupero ed alla gestione dei manufatti edilizi esistenti nell’area di intervento.

RECUPERO E RIUTILIZZO DELLE ACQUE METEORICHE

La tendenza ad allagamento della parte centrale dell’area di intervento verrà mitigata mediante l’introduzione di un sistema di cisterne riconducibili alla tradizione storica del salento utile alla raccolta delle acque piovane e al riutilizzo per irrigazione del parco. Tali depositi chiamati comunemente “pozzelle” li troviamo ancora oggi in prossimità dei centri abitati della Grecìa Salentina e in tutto il Salento meridionale. Frutto dell’ingegneria ipogea dei Bizantini, testimoniano una ingegnosità che scaturisce da esigenze primarie, vitali. Le pozzelle sono una risposta ingegnosa ad un’atavica carenza d’acqua nel territorio salentino e alla diffusa presenza di allagamenti stagionali. In questi casi il loro riutilizzo in chiave contemporanea garantisce la possibilità di attingere con facilità e immediatezza a delle riserve d’acqua ognuna con una capienza approssimativa di 180 mc d’acqua. Il sistema costruttivo delle pozzelle si basa sul principio della tecnica costruttiva dei “furnieddhi”, costruzioni trulliformi in pietra a secco. Appaiono come dei trulli scavati nel terreno a forma di imbuto capovolto ed in cima si risolvono con una bocca a forma quadrata. La loro composizione in pietrame informe calcareo permeabile determina la massima filtrazione delle acque freatiche, l’accumulo dell’acqua durante i mesi piovosi e il mantenimento fino a quelli estivi. In caso di precipitazioni eccezionali le acque in eccesso, che supereranno il livello di tenuta dei serbatoi (pozzelle), accresceranno come sopra descritto, il livello dell’ impluvio centrale del lotto destinato a divenire stagno temporaneo in area mediterranea.

TRASFORMAZIONE ECOCOMPATIBILE ED ENERGETICAMENTE INNOVATIVA

Considerate le linee guida dettate dalla Lr. 21 del 2008 in materia di riqualificazione urbana sostenibile e le incentivazioni alle soluzioni progettuali che prevedano l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili, il progetto dell’ illuminazione pubblica prevede l’istallazione di 3 torri faro autoalimentate da minieolico da 5 KW ognuno che ne garantisce la completa autonomia e sfrutta la parte eccedente di energia prodotta per l’approvvigionamento dei servizi legati alla fruizione del parco.